Che sia di cristallo o creato fai-da-te (con un ago o con un anello), uno dei mezzi divinatori più diffusi ed usati nel nostro mondo è sicuramente quello del pendolo.
Semplice da usare e di facile reperibilità (o fattibile da realizzare) il p
endolo assume un ruolo quasi centrale (almeno inizialmente) nella vita di una donna o di un uomo dell’occulto.
Innanzitutto il pendolo risponde alla legge della radioestesia, ovvero alla sensibilità delle radiazioni (al latino RADIUS: RAGGIO e dal greco AISTHESIS: SENSIBILITA’) e altro non è che un grave (un oggetto che ha un peso) appeso ad un filo non rigido che permette quindi al corpo di oscillare in varie direzioni e compiere rotazioni.
Esso veniva utilizzato anche nell’antichità, in modo documentato possiamo dire già intorno al 3000 a.C. (in Cina, nell’antico Egitto dove vi sono stati rinvenuti resti nelle tombe egizie e in seguito Grecia e nell’ antica Roma).
Il pendolo viene usato nelle pratiche divinatorie della Radioestesia, Radionica e Rabdomanzia.
Voglio specificare che molti tendono ad acquistare un pendolo in base alla bellezza o per tipo di “minerale” di cui è costituito il pendolo.
Niente di più sbagliato (se si sceglie un pendolo di cristallo),
Non basta amare per esempio l’ametista e quindi comprarlo in ametista.
No. Molti fanno quest’errore e poi alla fine tendono “casualmente” ad abbandonare tale mezzo divinatorio, accusano un’incapacità nel comunicare con tale strumento o “stranamente” la pietra si stacca dal filo (A quanti di voi è successo?)
Perché succede? Semplicemente perché è il pendolo (o il minerale di cui esso è costituito) che “chiama” la persona interessata.
E quindi quello comprato solo per piacere in realtà o non vuole lavorare con voi o le vostre energie non sono semplicemente compatibili o non vuole essere il vostro pendolo.
Molti invece entrano in un negozio o cercano on-line un pendolo e poi si scoprono “innamorati” di uno di questi fatto in un materiale che inizialmente non era neanche nella loro lista. E lo comprano, facendo la scelta giusta.
Quindi il primo consiglio che vi do è di non partire prevenuti o “fissati” su un qualcosa di preciso.
Sentite la chiamata, cercate di percepire l’energia più in sintonia con voi e fatevi guidare da loro.
Non decidete in base al nome del cristallo.
COME FUNZIONA?
Partiamo dal presupposto che il pendolo è un oggetto estremamente personale e quindi può essere toccato esclusivamente dal proprietario, affinché non subisca degli squilibri energetici.
Inizialmente bisogna purificarlo.
Ovviamente se realizzato con un minerale, vedere bene cosa quel materiale preferisce per la purificazione. Non tutti i metodi di purificazione sono adatti per tutti i minerali.
Alcuni prediligono l’acqua, altri la terra, altri ancora l’energia lunare e così via.
Se realizzato con un anello o un ago o un altro oggetto (con cui abbiate già una forte connessione) basterà purificarlo con l’incenso.
Dopo serve “testare” il pendolo. Leggo spesso che se il pendolo risponde con movimenti circolari la risposta alla domanda è positiva, se li fa lineari è la risposta è negativa.
Sinceramente potrebbe essere così, ma non è sempre ciò che accade.
Questo perché il dialogo con il pendolo è personale ed è il pendolo che decide come muoversi per una risposta affermativa / negativa.
Bisogna quindi stabilire un proprio codice speciale con lo strumento che permette di interpretare nel modo giusto le rotazioni o i movimenti lineari come risposte negative o positive.
Bisogna chiedere quindi, dopo averlo purificato e stabilito un legame energetico con il pendolo (basta tenerlo tra le mani anche per un minuto e infondere lui energia, cercando di percepire la sua), domande basilari delle quali voi sapete già la risposta, per capire dai suoi movimenti, il suo modo di rispondervi.
Sedetevi comodi su una sedia con i piedi appoggiati bene per terra, senza accavallare le gambe e appoggiate sul tavolo il gomito del braccio che impugna il pendolo (sinistro per mancini, destro per destrimani). Senza stringere forte, impugnare il filo del pendolo tenendolo fra il pollice e l’indice (o il medio) ad una distanza dal tavolo di almeno 3-4 cm.
Esempi di domande sono:
-Qual’è il tuo si -Qual’è il tuo no
-Qual’è il tuo forse -Il mio nome è …? -Ho i capelli di colore…..?
Quando avrete assimilato il codice del pendolo e siete sicuri di aver capito (potete anche riportarli sul grimorio/libro delle ombre o su un semplice quaderno/foglio), potrete passare alle domande su cui fare divinazione.
DOMANDE DA PORRE:
Come si è evinto, il pendolo risponde a domande specifiche le cui risposte possono essere o sì o no.
Ma il pendolo può essere impiegato anche per altri scopi:
- Per ritrovare qualcosa che si è perso: potete fare domande specifiche tipo: x oggetto si trova in cucina? Oppure potete, mettendovi in piedi e tenendo il pendolo in mano, chiedere dove si trova l’oggetto. Il pendolo dondolerà nella direzione dell’oggetto perso.
Potete usarlo anche su una mappa per trovare un oggetto o una persona (modalità stalker attivata? ;) ) Per le persone è sarebbe meglio visualizzare il soggetto con il nome, oppure avere una foto dell’interessato vicino se non si è in grado di visualizzare bene;
- Per informazioni su dei rituali: Potete chiedere se il luogo da voi scelto o gli strumenti da
voi selezionati sono adatti ad un tipo di rituale che avete intenzione di compiere.
Se la risposta è negativa potete farvi condurre nel posto (tramite mappa o accompagnandovi direttamente se è siete vicini) .
Potete chiedere quale incenso bruciare, le erbe da usare, il miglior momento per fare il rituale o il colore della candela e così via;
- Vite passate: Potete scrivere delle date su pezzi di carta piccoli e distanziarli su un tavolo. Chiedete delle vostre vite passate ed il pendolo si orienterà nella direzione del foglio con la data più accurata del periodo in cui avete vissuto. Vale anche con i luoghi e con le persone che secondo voi hanno un legame con voi che deriva da vite passate;
- Per avere certezza o scoprire i vostri animali totem: sempre con il procedimento di prima, potete scrivere su dei foglietti i nomi di animali che secondo voi potrebbero essere i vostri animali guida, e dopo aver avuto la certezza, dallo stesso pendolo, che il nome dell’animale totem è riportato in uno di quei fogliettini, chiedete al pendolo di indirizzarvi verso l’animale giusto. Io consiglio per non farvi condizionare, di chiudere i fogliettini affinché il nome non venga visualizzato durante la procedura;
- Per problemi di salute o blocchi aurici: chiedendo di aree specifiche del corpo vostre o di altre persone;
- Dove comprare determinate cose o luoghi dove recarsi per ottenere ciò che vi serve: questo può essere fatto con fogliettini, con domande specifiche definendo i luoghi o usando un elenco telefonico.
- INDICAZIONI:
· Controllate che non ci siano finestre aperte o spifferi;
· Non mettetevi vicino a specchi che riflettono verso vi voi;
· Non divinate se siete in uno stato emotivo che non sia sereno o rilassato;
· State lontani mentre divinate (e anche nella vita se è possibile, ma questa è una cosa a parte) da persone negative che possano influenzare il pendolo e anche voi.
-Sèfiral
Grazie mille Lug!! Anche per il consiglio!!! :)
Molto interessante, io col tempo sono arrivato a possederne diversi, alcuni dei quali molto antichi... Anche se all'occorrenza mi sono ritrovato ad utilizzare il ciondolo che porto al collo come pendolo di "fortuna".
Consiglio l'utilizzo degli "snaps" dietro alla testa prima di ogni pratica divinatoria... in numero dispari, proprio sulla sede del "Dio Nano"