il libro di Thot-prefazione
Il libro di Thoth è il mazzo di tarocchi nato dalla mente del Maestro Aleister Crowley e rappresentato in seguito dalla pittura di Lady Frieda Harris intorno al 1940.
Fu un'operazione che richiese svariato tempo e non mancarono le occasioni in cui Crowley fece ritoccare ed aggiustare i disegni a Lady Harris, volendo un lavoro che si avvicinasse il più possibile a quella che era stata la sua visione.
Contrariamente alla maggioranza di quei mazzi che vengono definiti "classici", il tarocco di Thoth rappresenta una simbologia più astratta che porta con se simbologie dal mondo dell'alchimia, della cabala, dell'astrologia e dalla tradizione celtica ma, soprattutto, di quelle misteriose provenienti dall'antico egitto.
Tutto questo in opposizione ai tarocchi classici dove la semiotica viene spiegata spesso in modo esplicito. Tuttavia, anche nel classico tarocco esistono più chiavi di lettura alcune delle quali avvicinabili anche dai principianti.
Questo non succede però con il superbo strumento creato dal Maestro Therion, dove una simbologia complessa e profonda obbliga il praticante a studiare molto bene ogni singolo arcano e poi ad approfondire in modo generale tutte le materie sopracitate.
È interessante notare anche come il testo prodotto dallo stesso Crowley per spiegare il suo mazzo sia davvero molto criptico, utilizzando quel linguaggio simbolico che va a contraddistinguerlo
PREFAZIONE SUGLI UTILIZZI DEL LIBRO DI THOTH
Parlare del Libro di Thoth come solo strumento divinatorio non è corretto, in quanto viene utilizzato principalmente come strumento meditativo e di scoperta interiore.
Per pracaticare la meditazione con questi tarocchi, la prassi richiede di pescare una carta casuale tra gli arcani maggiori e entrare all'interno della stessa tramite un' articolata procedura.
Quello che ne segue è ogni volta un insegnamento unico (su misura del praticante) fatto di colori e simboli ma talvolta anche di suoni e sensazioni. Con la pratica si arriva a vivere veri e propri viaggi simbolici all'interno della carta.
La pratica che porta alla scoperta del proprio io viene fatta, invece, tramite la stesa degli arcani, che porta a capire il lavoro necessario da fare su di se proprio tramite l'interpretazione degli stessi. Questo lavoro richiede sicuramente una certa dose di distacco emotivo e razionaltà, perchè è sicuramente bello e vedersi nelle vesti di eroi e martiri... ma raramente questo rispecchia la realtà.
LUG